Quale dieta seguire per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile(IBS)?
Avrà fondamentale importanza una dieta con cibi semplici e preparazioni poco elaborate quali la cottura al vapore, alla piastra, alla griglia, al forno e al cartoccio. Nella dieta si limiteranno alimenti che fermentando formano gas come legumi secchi interi, frutta e verdure fibrose ricche di fibra indigeribile.
Si dovranno evitare caffè, tè, cacao, bibite gassate, bevande alcooliche, spezie, selvaggina, carni fibrose ricche di tessuto connettivo e alimenti particolarmente grassi.
Sarà utile invece incrementare l’apporto di fibra idrosolubile (frutta, ortaggi, legumi passati), maggiormente indicata a normalizzare la motilità intestinale senza irritare le mucose.
Come nutrizionista consiglio una prima fase di esclusione in cui si mangeranno pochi alimenti facilmente digeribili secondo la sensibilità individuale, una fase successiva di graduale reintroduzione degli alimenti precedentemente esclusi e una terza fase, superati i problemi digestivi, di mantenimento.
Quali integratori usare per la sindrome dell’intestino irritabile (IBS)?
Per il dolore, ad esempio, potranno essere utili integratori a base di olio di menta, camomilla, malva e cumino che oltre ad un effetto antispastico limiteranno l’infiammazione della mucosa e il gonfiore addominale.
Inoltre, potrà essere utile un’integrazione di probiotici che potranno migliorare i sintomi grazie anche alle loro proprietà anti-infiammatorie ed inoltre, in associazione con i prebiotici, saranno utili per ridurre la stitichezza nelle forme con prevalente stipsi o nelle forme miste.