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Sindrome dell’intestino irritabile, problemi digestivi, reflusso, gonfiore?

SINDROME DELL'INTESTINO IRRITABILE, PROBLEMI DIGESTIVI, REFLUSSO, GONFIORE?

Circa il 25% degli italiani adulti soffre di problemi digestivi.

Numerosi studi scientifici ci mostrano come il benessere intestinale e della flora batterica che vive nel nostro apparato digerente siano fondamentali per la nostra salute.

Un’alimentazione sana ed equilibrata ha una grande rilevanza nel condizionamento del microbiota intestinale e della sua funzionalità.

Diarrea, stipsi, gonfiore, crampi addominali, colite, intestino irritabile, dispepsia, gastrite e reflusso gastroesofageo potrebbero diventare disturbi cronici che condizionano la vita del paziente e con cui, suo malgrado, impara a convivere.

La buona notizia è che la sintomatologia può essere migliorata, se non risolta, attraverso un’alimentazione strategica.

QUALI PATOLOGIE POSSONO AVERE ORIGINE NELL’INTESTINO?

  • Disturbi digestivi: Cattiva digestione di alcuni alimenti, gonfiore addominale dopo i pasti, gastrite e/o esofagite da reflusso gastroesofageo.
  • Problemi intestinali: Tensione addominale, diarrea o stipsi, meteorismo, flatulenza, sindrome da intestino irritabile, SIBO.
  • Carenze nutrizionali: Una cattiva funzionalità intestinale potrà portare ad un mancato assorbimento di nutrienti e micronutrienti e quindi a denutrizione, debolezza o ipovitaminosi.
  • Allergie alimentari, intolleranze alimentari, celiachia
  • Malattie autoimmuni come artrite reumatoide, lupus, psoriasi, sclerosi multipla, tiroidite autoimmune.
  • Sindrome da stanchezza cronica: continua debolezza e assenza di energie.
  • Alterazioni dell’umore, ansia, deficit dell’attenzione, insonnia.
  • Problemi dermatologici: dermatiti, acne o eczemi.
  • Cistiti ricorrenti
  • Candidosi vaginale
  • Cefalea, emicrania
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LA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE

Quando si hanno problemi digestivi ma i medici non riescono a spiegarne le cause spesso sentiamo parlare di colon irritabile o meglio di sindrome dell’intestino irritabile.

CHE COS’È LA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)?

La Sindrome dell’intestino irritabile (IBS), comunemente ma impropriamente definita “colite” o “colon irritabile”, è una condizione molto comune e debilitante che interessa circa il 10% della popolazione, soprattutto di sesso femminile tra i 20 e i 50 anni. È caratterizzata da malessere e/o dolore addominale, associati all’alterazione della funzione intestinale accompagnata da gonfiore o distensione addominale.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)?

L’alvo può essere diarroico, stiptico e, talvolta, si può presentare alternanza tra stipsi e diarrea. Altri sintomi tipici sono il meteorismo, borborigmi e nausea. Circa il 60% dei pazienti lamenta anche debolezza e affaticamento con una conseguente diminuzione della qualità della vita.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)?

Da una parte si possono riportare fattori psico-sociali, come lo stress ambientale, dall’altra fattori biologici quali la predisposizione e la suscettibilità individuale, alterazioni della motilità del tratto digestivo, la percezione soggettiva del dolore, il microbiota, la sensibilità individuale ad un particolare alimento, l’utilizzo cronico di farmaci e le infezioni intestinali.

COME SI FA LA DIAGNOSI DELLA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)?

La diagnosi è clinica ed è sostanzialmente di “esclusione”: in altre parole il medico potrà diagnosticare la sindrome dell’intestino irritabile quando saranno presenti i sintomi ma gli esami avranno escluso patologie organiche che li giustifichino.

Tengo molto a sottolineare quest’ultimo passaggio, infatti la sindrome dell’intestino irritabile è spesso autodiagnosticata dal paziente e ciò può portare a pericolose conseguenze, perché sintomi simili possono essere presenti in patologie ben più gravi come, ad esempio, un tumore del colon-retto. Quindi, sarà bene affidarsi al proprio medico per capire quali esami sia meglio effettuare nella propria situazione.

COME SI CURA LA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)?

Tralasciando il trattamento farmacologico che demandiamo al medico di fiducia, l’alimentazione, la fitoterapia, l’idratazione e un’adeguata attività fisica potranno portare notevoli benefici nell’attenuazione della sintomatologia.

QUALE DIETA SEGUIRE PER IL TRATTAMENTO DELLA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE(IBS)?

Avrà fondamentale importanza una dieta con cibi semplici e preparazioni poco elaborate quali la cottura al vapore, alla piastra, alla griglia, al forno e al cartoccio. Nella dieta si limiteranno alimenti che fermentando formano gas come legumi secchi interi, frutta e verdure fibrose ricche di fibra indigeribile.

Si dovranno evitare caffè, tè, cacao, bibite gassate, bevande alcooliche, spezie, selvaggina, carni fibrose ricche di tessuto connettivo e alimenti particolarmente grassi.
Sarà utile invece incrementare l’apporto di fibra idrosolubile (frutta, ortaggi, legumi passati), maggiormente indicata a normalizzare la motilità intestinale senza irritare le mucose.

Come nutrizionista consiglio una prima fase di esclusione in cui si mangeranno pochi alimenti facilmente digeribili secondo la sensibilità individuale, una fase successiva di graduale reintroduzione degli alimenti precedentemente esclusi e una terza fase, superati i problemi digestivi, di mantenimento.

QUALI INTEGRATORI USARE PER LA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)?

Per il dolore, ad esempio, potranno essere utili integratori a base di olio di menta, camomilla, malva e cumino che oltre ad un effetto antispastico limiteranno l’infiammazione della mucosa e il gonfiore addominale.

Inoltre, potrà essere utile un’integrazione di probiotici che potranno migliorare i sintomi grazie anche alle loro proprietà anti-infiammatorie ed inoltre, in associazione con i prebiotici, saranno utili per ridurre la stitichezza nelle forme con prevalente stipsi o nelle forme miste.

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