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Pubblicato il: 20 Marzo 2018 Categoria:

Dietologo, dietista o nutrizionista?

La prima cosa che bisogna dire è che in Italia gli unici professionisti a cui è permesso stilare una dieta sono il biologo nutrizionista, il medico (dietologo) e il dietista. Tutti gli altri stanno facendo abuso di professione.

Chiunque elabori una dieta senza l’abilitazione sta commettendo un reato penale e probabilmente sta facendo un danno alla vostra salute poichè non ha le competenze per poterlo fare.

Per essere ancora più chiari:

Il personal trailer NON può fare una dieta!

Il naturopata (oh mio Dio!) NON può fare una dieta!

Il farmacista NON può fare una dieta!

L’iridologo NON può fare una dieta!

Il consulente nutrizionale NON può fare una dieta!

L’estetista NON può fare una dieta!

L’etologo alimentare NON può fare una dieta!

Anche quando si parla dei professionisti che possono redigere un piano alimentare regna un po’ di confusione, infatti i termini dietologo, dietista e nutrizionista vengono spesso usati come sinonimi ma ognuna di queste figure professionali ha una formazione e delle competenze diverse.

IL DIETOLOGO

Il dietologo è un medico, laureato in medicina e poi specializzato, a lui compete la diagnosi di una malattia e la prescrizione di esami e farmaci.

IL DIETISTA

Il dietista è un tecnico sanitario che ha conseguito la laurea di tre anni in dietistica. Il dietista elabora e formula diete prescritte dal medico ma svolge in autonomia l’attività di educazione alimentare e di informazione finalizzate alla diffusione dei principi di corretta alimentazione per consentire il recupero ed il mantenimento di uno stato di salute ottimale dell’individuo.

IL BIOLOGO NUTRIZIONISTA

Il biologo nutrizionista ha una laurea magistrale che gli consente l’iscrizione all’ordine nazionale dei biologi sez. A.
Questa figura professionale è in grado di valutare i bisogni nutritivi ed energetici delle persone ed è capace, quindi, di definire autonomamente i piani alimentari. E’ in grado di determinare quale sia la dieta ottimale per mense aziendali, collettività e gruppi sportivi; inoltre, dopo l’avvenuta diagnosi da parte del medico, può elaborare diete speciali per particolari condizioni patologiche.
Nel mio caso specifico, oltre ad aver conseguito la laurea magistrale in scienze della nutrizione umana con votazione di 110 e lode che mi ha consentito l’iscrizione all’ordine nazionale dei biologi ho conseguito, precedentemente, anche la laurea quinquennale in farmacia e farmacia industriale presso La Sapienza di Roma.
Qui potete avere maggiori informazione sul mio percorso formativo.

Dunque, a chi rivolgersi?

Il campo della nutrizione è molto vario, certamente non è soltanto la laurea che fa il professionista ma l’abilitazione è il punto di partenza fondamentale e necessario per trovare la persona che vi potrà accompagnare nel vostro percorso.

Per vedere se un biologo nutrizionista è regolarmente iscritto all’albo, cerca il suo nome sul sito dell’ordine.

Per qualunque informazione potete contattarmi all’indirizzo mail info@drnanni.it o venire nei miei studi da nutrizionista a Termoli, Frascati o Roma.

Pubblicato il: 7 Marzo 2018 Categoria:

Indice di massa corporea

L’indice di massa corporea è il parametro più utilizzato come indicatore dello stato di peso forma. E’ dato dal rapporto tra peso corporeo, espresso in Kg, ed altezza, espressa in metri, elevata al quadrato:

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’IMC (in inglese BMI) è raggruppabile in 4 categorie:

  • SOTTOPESO (IMC al di sotto di 18.5)
  • MEDIO (IMC compreso tra 18.5 e 24.9)
  • SOVRAPPESO (IMC compreso tra 25 e 30)
  • OBESITÀ (IMC al di sopra di 30)

Un’indice di massa corporea superiore a 25 è correlato ad un aumentato rischio di malattie cardiocircolatorie.

Questo parametro però non è sempre esaustivo per valutare lo stato di forma di un soggetto. Infatti, un individuo molto muscoloso potrebbe risultare “obeso” per i parametri sopracitati e avere lo stesso valore di BMI di una persona effettivamente obesa.

Per tale ragione, nel soggetto obeso, oltre ai valori di BMI, devono essere considerate almeno altre due caratteristiche per valutare il rischio cardiovascolare associato: la distribuzione del tessuto adiposo e la provenienza etnica del paziente. Oltre alla valutazione della composizione corporea con metodo impedenziometrico, plicometrico, etc.

E’ ormai ampiamente dimostrato che la distribuzione viscerale o addominale del grasso corporeo si associa a maggior rischio di morbilità e mortalità a parità di BMI.

La valutazione della distribuzione regionale del grasso viene effettuata attraverso la semplice misurazione della circonferenza della vita e dei fianchi e dal loro rapporto (WHR)

Un elevato rapporto vita/fianchi suggerisce predominanza di grasso addominale, mentre un basso rapporto suggerisce predominanza di grasso sottocutaneo ai glutei.

La circonferenza della vita e il WHR sono correlati in modo sovrapponibile con i fattori di rischio per malattia cornonarica quali ipertensione arteriosa, iperglicemia o i lipidi ematici.

Il rischio di malattie cardiovascolari aumenta in maniera significativa quando la circonferenza vita è:

> 102 cm negli uomini

> 88 cm nelle donne

Calcola il tuo indice di massa corporea sul mio sito e scopri se sei in sovrappeso!

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