Molte persone, anche nel nostro territorio, non seguono il convenzionale orario lavorativo diurno bensì basano la propria vita e quindi la propria alimentazione su due o tre diversi turni di lavoro. Chi lavora su turni ha un rischio maggiore di incorrere in alcune patologie rispetto a chi ha orari di lavoro più stabili: problemi digestivi, obesità, diabete di tipo 2, disordini del sonno, depressione e carenza di vitamina D...